Live Coding Instrument, improvvisazione di Janusz Podrazik, per FM8, Reaktor, Absynth, Vienna Imperial e Prepared Pianos, realizzato con cinque distinti workspace.
Quantization. Composizione di Yuichi Yamamoto.
Brin D'or di Stéphane Boussuge. Per violino solo e ensemble d’archi con armonia basata sui numeri di Fibonacci.
Parataxis, per Ensemble di Robert Scott Thompson. Un sestetto… Flauto contralto, Clarinetto, Trombone, Viola, Violoncello, Pianoforte, Percussioni. Questa è una registrazione dal vivo della prima al «Trieste Prima Festival» ed è un’esecuzione dell'Ensemble MD7 diretto da Steven Loy.
Non mi è mai piaciuto disegnare curve di automazione, fortunatamente, con Opusmodus, non dobbiamo farlo. Questo video mostra come creare forme di automazione accurate e applicarle a qualsiasi parametro si desideri.
Iniziare con un grafico è un ottimo modo per elaborare nuove idee musicali. Questo video ti mostrerà come modulare un'onda sinusoidale e mapparne il risultato su una sequenza di altezze.
Essere in grado di visualizzare uno snippet nel codice può essere molto utile per capire come lavora una funzione. Questo video mostra come creare diversi grafici riferiti al materiale musicale.
È facile rimanere incastrati con gli stessi vecchi pattern di batteria, non però con Opusmodus. Questo video mostra come utilizzare la funzione poligon-rhythm per creare nuovi e interessanti pattern.
Scrivere per quattro voci richiede di norma molta pratica e pazienza, d’altronde è necessario. Tuttavia, a volte è fantastico ricevere un po' d’aiuto. In questo video ti mostro come utilizzare la funzione CHORALIS per sperimentare la condotta delle voci in modo diretto ed immediato.
Il potere della composizione strutturale risiede nella capacità di elaborare separatamente i singoli elementi della composizione. Questo video ti mostrerà come sperimentare diverse dinamiche prima di ri-mapparle su un file di altezze.
OMN è stato pensato e realizzato come scripting alfanumerico per eventi musicali. Non si tratta di gestire i suoni in sé, ma piuttosto il loro controllo e la loro organizzazione all’interno una composizione musicale. Concepiti come elementi di testo lineare invece che come simboli grafici del pentagramma, gli eventi musicali di OMN possono essere trasformati, estesi e riorganizzati attraverso potenti algoritmi. Alcuni sequencer e programmi di impaginazione mettono a disposizione alcune funzioni di base, insufficienti però a descrivere il modo in cui nel XXI secolo i compositori pensano il processo di composizione. Comporre musica oggi è infatti un processo molto articolato, che reperisce molte idee tanto sulla forma che sul contenuto anche da altre discipline: matematica, astronomia, letteratura, arti visive, e, in quanto tale, richiede da parte dei compositori ampie vedute e una consumata esperienza. Molto lavoro è ancora svolto manualmente perché, sebbene esistano sistemi informatici per questo, essi non mettono a disposizione un vero e proprio continuum compositivo. Ciò significa che non è generalmente disponibile un unico spazio di lavoro in grado di accogliere l'intero processo di composizione di un brano, dalle prime idee alla partitura stampata con relativa esecuzione. Non sarebbe bello poter tenere tutto assieme in un unico contenitore?
La musica microtonale o microtonalità è la possibilità di utilizzare nella composizione i microtoni, cioè intervalli più piccoli di un semitono, detti anche "microintervalli". La microtonalità può anche essere estesa ad includere qualsiasi musica che utilizzi intervalli non reperibili nella consueta intonazione occidentale della scala in dodici intervalli esatti per ottava. In altre parole, un microtono può essere pensato come una nota che cade fra un tasto e l’altro di un pianoforte accordato con temperamento equabile.
Nell’intonazione musicale e nell’armonia, il Tonnetz (tedesco: rete di toni) indica un diagramma reticolare astratto che rappresenta lo spazio tonale (rete) descritto per la prima volta da Leonhard Euler nel 1739. Si possono utilizzare varie rappresentazioni visive del Tonnetz per mostrare le molteplici relazioni armoniche nella musica classica tradizionale europea.
In Opusmodus ci sono 12 strutture Tonnetz identificate da un numero e da uno specifico contenuto intervallare dell'accordo composito. Il contenuto intervallare indica il numero di semitoni associati a ciascun diverso asse dell'intervallo.
In Opusmodus la funzione COUNTERPOINT definisce i pattern di un certo numero di voci ed assegna specifici method a ciascuna voce
Esempio di partitura:
Bruno Maderna - Serenata Per un Satellite (1969)
Durata: da un minimo di 4' - a 12'
Tempo Generale 42, 92, 132 ca.
La micropolifonia è una tessitura musicale polifonica sviluppata da György Ligeti che consiste in densi canoni che si muovono a tempi o ritmi diversi in differenti voci , risultando così gruppi verticali di toni. Secondo David Cope, "la micropolifonia assomiglia agli accordi a grappolo, ma ne differisce per il suo uso di linee mobili piuttosto che statiche"; è "una simultaneità di differenti linee, ritmi e timbri".
Poter disporre di visualizzazioni grafiche in 2-D dei parametri musicali offre un nuovo modo di concettualizzare il lavoro compositivo. Gli strumenti grafici di OPUSMODUS possono rappresentare altezze, ritmi, durate, dinamiche e orchestrazioni e sono disponibili in una serie di modalità diverse di visualizzazione. Il compositore può ora visualizzare l'interazione fra più flussi di dati parametrici, un modo perfetto per acquisire materiale complesso generato algoritmicamente. I compositori usano spesso tali visualizzazioni nelle prime fasi del progetto, prima ancora di decidere precisi toni e ritmi.
Opusmodus è attualmente il software più avanzato disponibile per la composizione assistita da computer. Viene fornito con il più alto potenziale di sviluppo per soddisfare i requisiti estetici e tecnici dei compositori contemporanei. All'Università Mozarteum di Salisburgo Opusmodus fa già parte degli strumenti informatici per la formazione del compositore e sarà l'ambiente di sviluppo preferito anche per il futuro.
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